Care famiglie,

le ore del giorno si susseguono inarrestabili, alternando l’attesa alla sorpresa, i sorrisi al riposo.

Tutto quello che accade fuori dai cancelli, si infila strisciando nelle nostre giornate: i telegiornali, i racconti, i social non risparmiano ai vostri cari la preoccupazione per come state voi.

I colori dell’autunno avanzato si incrociano con i colori di allert della nostra regione: prima giallo poi arancione.

Tutto il personale per raggiungere il posto di lavoro ha bisogno di una autocertificazione specifica e il nostro Presidente le ha appena firmate, la nostra presenza è indispensabile.

I residenti che animano il nostro atrio, come guardiani sornioni, hanno indossato anche loro la mascherina.

Il desiderio di contatto visivo, il desiderio di salutare ogni persona che attraversa l’atrio per accoglierli, il bisogno umano di essere “visti”, non si arresta, alziamo solo un po’ di più la guardia.

Sì perché non è facile fare comprendere a tutti i residenti che la mascherina ci protegge, per alcuni dei nostri cari, la cui mente li porta a vivere nella loro storia passata mischiando passato e presente in modo arbitrario, questo proprio non gli appartiene.

Eppure, nella vita quotidiana, i rischi sono sempre tanti, decidere quali scegliamo di correre, quali possiamo correre, quali dobbiamo correre in virtù di essere una comunità grande, è una riflessione costante.

Tutte le comunità hanno gustato le crescentine preparate dal personale della cucina, il successo ottenuto lo classifica ai primi posti come un esperimento da ripetere.

Ieri sono salita con l’ascensore in Casa delle Stelle e sono stata accolta ancora a porte chiuse da un canto dei tempi della mia nonna. Elena, la nostra animatrice, con un gruppo direi discretamente numeroso (nel rispetto delle norme) riempiva l’aria e la mente di ognuno di ricordi.

Oggi attendiamo i risultati della mappatura terminata ieri. Il laboratorio sommerso dalla realtà quotidiana, ci fa attendere trepidanti i risultati: siamo stati abituati ad averli in meno di 24 ore, ogni minuto in più ci fa trattenere il fiato.

Questo mese abbiamo avuto tra i residenti due positivi asintomatici che sono stati accolti nella nostra Zona Rossa, e due operatori di cui uno di rientro da un paese straniero sottoposto a quarantena, come da normativa vigente, e che grazie al nostro tampone abbiamo intercettato in tempo.

I residenti che vivono in zona rossa e che ai tamponi di controllo precedenti erano ancora positivi sono agli sgoccioli del loro isolamento; attendiamo anche per loro la conferma per “liberarli”.

Sempre di più avere uno stabile dedicato a persone positive asintomatiche, risulta nel tempo, una scelta di valore. I progetti anticipati attendono solo la data di partenza, vi prometto che sarete i primi a saperla.

La danza dei mesi che ci aspettano ci invita fortemente a tenere allenata la nostra resilienza: gli eventi accadono e sono fuori dal nostro potere, non illudiamoci: come invece decidiamo di viverli si, quello possiamo ogni volta sceglierlo.

Vi aspetto venerdì.

La coordinatrice della Fondazione

Stefania Nucaro