Care famiglie, mentre la vita srotola istanti memorabili durante le giornate, il mio cuore, scrivendo la data di oggi, corre veloce incontro a quella vita che è rimasta tra le pieghe dell’anima di ognuno di noi.

Il nostro progetto “Carezze del cuore” prende, di giorno in giorno, forma:

  • Le video chiamate stanno trovando il giusto ritmo per creare un tempo ed uno spazio adeguati per contenere tutto l’amore possibile. Sono sicura che, avere la possibilità di un giorno fisso, senza doverci correre appresso per fissare l’appuntamento, sarà stato da tutti voi gradito. Sentiamo alcuni residenti preoccupati per voi, per la vostra salute ed incolumità. Qui le notizie arrivano dai giornali e dalla Tv. E’ per questo che è davvero importante che, durante quello spazio intimo della video chiamata, ciascuno di voi racconti anche la bellezza della propria vita, le cure che ha per la propria salute e vitalità, come sta trascorrendo la quotidianità. Il cuore dei residenti ha bisogno di sapere che chi li ama è prudente e protetto.
  • I raa stanno iniziando a chiamarvi, ogni settimana, per raccontarvi la giornata di vita e per rispondere ad ogni vostro quesito intorno a “come” pensare la persona che amate: cosa fa durante il giorno, che attività nutrono la giornata… Penso che questo possa davvero farvi piacere.
  • Continuano le nostre mail che, in questo periodo “vivace” sono nuovamente bisettimanali. Il mio compito è quello di raccontarvi le idee, i progetti del team di coordinamento, le novità interne. Ed ancora quello di vivere con autenticità ogni evento.
  • E’ arrivato il momento di dar lavoro agli uffici postali. Avete presente quella lettera inaspettata che arriva con il postino? Oppure quella cartolina con una frase che scalda il cuore? Insieme al team degli animatori crediamo sia arrivato il tempo di far arrivare posta tradizionale in Via Pizzardi, 30 – Bologna. La consegneremo sigillata alle persone che hanno capacità di lettura in autonomia, mentre la leggeremo con emozione e riservatezza alle persone a cui presteremo la voce. Sentitevi liberi di riempire di ricchezza la borsa del postino della Fondazione.
  • La Palestra per il Cervello Felice è partita, a cura della nostra psicologa, dott.ssa Pazienza ed è riservata in questo momento a un gruppo di residenti (6 per la normativa) della comunità Santa Caterina. Un modo per nutrire il cervello con gioia, gentilezza, gratitudine. Gli anziani che partecipano sono entusiasti e presto ripeteremo il progetto in Casa delle Stelle.

Il virus è entrato in Fondazione riuscendo a scavalcare i cancelli e ogni ostacolo che siamo riusciti a creargli (la nostra cura, la formazione continua ai dipendenti, la mappatura periodica, l’utilizzo di tutti i DPI necessari, le restrizioni interne poste per chi rientra dalla vacanza o per chi ha figli in età scolare …).

Porto nel cuore, insieme allo staff di coordinamento, la certezza che il tempo dell’attenzione sarà ancora lungo (i tempi di attesa del vaccino lo sono e non sappiamo quando la curva scenderà nel paese). Questo ci ha portati a confrontarci con serietà e innovazione andando a ricercare altri modi per proteggere e porre in sicurezza i residenti.

E’ per questo che abbiamo scelto, in via temporanea (perché voglio credere che prima o poi tutto questo finisca) di accogliere presso la comunità del Mandorlo, che ha da poco terminato la ristrutturazione ed è un ambiente ricco di bellezza e funzionalità, venti residenti della Comunità Santa Caterina. Apriamo inoltre nuovamente, esclusivamente ed in via temporanea per gli altri 12, la comunità Cristallo, a piano terra.

Questa nuova e temporanea organizzazione ci permette di far fronte, dato il numero attuale dei residenti presenti al Santa Caterina e la sua collocazione ambientale su quattro piani, di utilizzare a pieno le risorse umane ed emotive, consentendo al personale la massima concentrazione e cura potendo cosi attuare tutte attività capaci di dar vita a giornate serene e ricche di stimoli. La cura dei vostri cari sarà sempre affidata al team degli oss, Raa e infermieri che già conoscete per creare una continuità assistenziale necessaria al loro benessere. Il 31 ottobre ho portato al Consiglio di Amministrazione, insieme allo staff di coordinamento, il progetto temporaneo per una nuova e più sicura organizzazione interna. Il progetto è stato approvato con il desiderio di ricercare forme e modi per condividerlo con tutti voi.

Potrebbe sembrare a prima vista che ciò possa non essere favorevole ai residenti, tuttavia, mantenendo il più possibile l’unità dei compagni di stanza e le relazioni quotidiane, gli oggetti cari e ciò che essi rappresentano siamo sicuri di aumentare l’attenzione, l’osservazione e la qualità della giornata di vita anche attraverso più attività con gli animatori.

Da mercoledì inizierò personalmente a sentire telefonicamente ciascun famigliare dei residenti della Comunità del Santa Caterina. Ho bisogno di sapere che aldilà del cambiamento possiate percepire la solidità del progetto temporaneo che vogliamo realizzare. Confrontarci e, aldilà delle mail, poterci parlare sarà importante e utile.

Ci siamo chiesti se tutto questo potesse bastare di fronte all’invisibile virus. Ma ancora una volta la mente resta inquieta ed alla ricerca di sempre maggiore protezione per chi è all’interno. Le persone positive ora vivono la giornata in Up Casa delle Stelle, diventata zona rossa.  Sentiamo tuttavia necessaria una strategia di sicurezza molto più definita anche in prospettiva (non sappiamo cosa accadrà nei prossimi mesi). Vogliamo strutturare un’area che possa accogliere le persone positive e nel contempo essere “lontana” dai residenti free Covid: qui risiede il perché della scelta effettuata.

Abbiamo informato di questo progetto l’Asl, che non solo ha approvato, ma ha espresso il desiderio di creare una Cra che potesse accogliere le persone del territorio, sole e anziane in situazione asintomatica di positività e le persone residenti positive delle diverse Cra del territorio della città di Bologna. La Fondazione da sempre è un punto di riferimento per la città ed i suoi cittadini. In questo momento “esser-ci” migliorando anche cosi la nostra sicurezza è un imperativo etico.  Abbiamo iniziato nei giorni scorsi a comprendere la fattibilità di questa iniziativa che, sarebbe quindi, per noi percorribile e auspicabile. Avremmo la possibilità di creare, temporaneamente, questo spazio nell’area che rimarrebbe, in ogni modo, libera del Santa Caterina con il vantaggio di poter accogliere li anche i nostri residenti positivi.  Quest’area avrebbe la possibilità di un ingresso separato per residenti e personale riuscendo così ad aumentare la sicurezza interna. L’Asl entrerebbe in campo con un team dedicato di infermieri opportunamente formati ed il loro coordinamento, mentre il personale oss, Raa, fisioterapista e medico sarà a cura della Fondazione.

Siamo chiamati a prendere decisioni che anticipino gli eventi, siamo chiamati ad avere il coraggio di osare nuovi modelli organizzativi che ci aiutino a creare ancora più cura, benessere, sicurezza e protezione.

Sento personalmente che questa strada abbia un cuore e come dice Susanna Tamaro noi siamo pronti, con profondo senso di responsabilità per i residenti, per il personale e la città a percorrerla.

Vi abbraccio e aspetto con gioia l’istante in cui ci sentiremo al telefono.